Madonna delle Vigne - Il santuario perduto - Luoghi Fantasma

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Madonna delle Vigne - Il santuario perduto

Luoghi Fantasma > Italia > Piemonte
Provincia: Vercelli
Tipologia: Santuario
Stato attuale: Buono
Età di edificazione: 1696
Data di abbandono: XIX secolo
Motivo dell’abbandono: Sconsacrazione nel 1784
Accesso: Su strada sterrata
Modalità di visita: Non consentita
Nei pressi del Principato di Lucedio, uno dei luoghi più affascinanti di tutto il Piemonte, percorrendo una strada sterrata che parte proprio dal Cimitero della Darola, è possibile raggiungere un Santuario nascosto nella boscaglia, la Chiesa del SS. Nome di Maria o meglio conosciuta come Santuario della Madonna delle Vigne.
Legato a doppio filo col suddetto cimitero per i riti praticati al suo interno, appartiene anch’esso alla stretta cerchia di luoghi che possonsi definire quasi maledetti della zona.
Anzi, pare che il Santuario fosse il luogo prediletto dalle giovani donne che ivi praticavano riti satanici; le suore della chiesa, tentando di intervenire contro tali abomini, caddero anch’esse nella spirale diabolica e si unirono al gruppo.
Poiché a tali riti si unirono anche i monaci provenienti dal vicino Principato, si arrivò al punto che durante i riti religiosi si tentasse di convincere i fedeli ad abiurare Dio e ad adorare Satana.
Ovviamente in seguito a tali pratiche la chiesa intervenne duramente e fece sconsacrare l’edificio che poi rimase a se stesso nel bosco.
Da allora l’edificio ha iniziato a decadere e al suo interno si notano i calcinacci caduti dall’alto a causa degli agenti atmosferici che agiscono sulla struttura, gli affreschi stessi sono in rovina e sulle mura si vedono anche tracce di riti di magia nera (recenti).
La decadenza è ovunque e la struttura è tutt’altro che sicura, così come il Cimitero della Darola, anche il Santuario è stato vittima di vandali che ne hanno danneggiato gli interni e privato la struttura di quanto di valore potesse esserci.
Sulle mura, tra gli affreschi, si nota uno spartito dipinto, noto come lo spartito del diavolo:
la leggenda narra che fra le mura della cripta del Santuario sia stato intrappolato un demone; ciò è avvenuto grazie ad un monaco che attraverso una melodia è riuscito a rendere innocuo il demone.
La leggenda narra, però, che tale spartito imprigioni il maligno se eseguito, ma che possa liberarlo se eseguito al contrario.
Il luogo è ovviamente suggestivo, in particolar modo durante la stagione delle nebbie, quando la struttura compare all’improvviso nella vegetazione ed è coperta in parte dagli alberi…
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Articolo: Fabio Di Bitonto

Foto: Raziel
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