La Ettore Motta è una colonia costruita abbarbicata alla montagna nei pressi di Verbania; non è semplice trovarla né tantomeno facile entrarci.
Le notizie a riguardo sono davvero frammentarie e di difficile reperimento, le uniche cose da dire riguardano le immagini, ma non la sua storia.
Qualche anno fa fu presentato ed approvato un progetto di recupero che prevedeva il restauro di alcune strutture abbandonate del verbanese al fine di migliorare la ricezione turistica, ma questi stessi progetti, nel tempo, sono falliti prima ancora di essere attuati.
La crisi incombente sul nostro paese ne ha depauperato le risorse rendendo impossibili anche i progetti che miravano all’arricchimento delle aree più adatte ad un turismo di massa, facendo naufragare eventuali progetti con una percentuale di successo, e quindi di introiti futuri, come questo.
La Colonia non è in ottime condizioni, purtroppo il clima della zona mette a dura prova gli edifici, ma l’interno riserva ancora moltissime sorprese; addirittura è possibile scorgere i vecchi registri delle maestre e auto e letti sembrano essere stati lasciati da un tempo relativamente breve.
Vestiario e vecchie lastre tappezzano i pavimenti di alcune sale, mentre le stoviglie e alcuni medicinali sono presenti fra la cucina e l’infermeria.
Uno spreco per un luogo posto in una posizione d’eccezione che potrebbe essere utilizzato al meglio e invece marcisce sotto gli occhi delle piante che oramai vi crescono all’interno.
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