Ci sono numerose leggende che girano attorno a questi isolotti:la prima, come altre, prende spunto proprio dai fratelli Mazzardi; la leggenda narra che i Mazzarditi, dopo la sconfitta, siano stati gettati nel lago con un sasso al collo e che siano annegati.
Un’altra leggenda racconta che i Mazzarditi, non volendo consegnare i loro tesori al Duca, li abbiano gettati nel lago e che quindi il lago celi le loro ricchezze.
Ancora, pare che nelle giornate di nebbia fitta, attorno agli isolotti, si possa intravedere un piccolo veliero che, con la sua presenza, rivendichi i luoghi e le ricchezze di un tempo.
C’è poi la leggenda dei “piedi pietrificati”:
tutto iniziò quando i Mazzarditi, in un momento di forte monotonia dovuto al continuo saccheggio di villaggi e barche, decisero di alzare la posta, pertanto programmarono di depredare una maestosa villa che fino a quel momento era loro sfuggita e organizzarono un vero e proprio rapimento ad opera del nipote del propirietario della villa, per educarlo e dirigerlo alla strada del brigantaggio e della pirateria a mo' di erede.
La leggenda racconta che non appena uno dei fratelli si fu avvicinato al piccolo che era a piedi del letto a dire le preghiere della sera per la madre defunta e per il padre lontano, proprio in quell’istante preciso, i piedi dell’uomo si pietrificarono, terrorizzando gli altri fratelli che fuggirono via.