La struttura è articolata e complessa, alcuni degli edifici purtroppo hanno ceduto sotto i segni del tempo, altri sono rimasti in piedi, ma con danni importanti.Il Sanatorio era completo di ogni comfort, aveva innanzitutto una vista spettacolare, dai suoi terreni si potevano ammirare i monti e le valli sottostanti; i degenti potevano comunicare con i propri cari attraverso delle postazioni telefoniche, c’era un teatro, utilizzato successivamente anche come cinematografo.
Le stanze erano molto confortevoli e chi era costretto qui aveva tutta l’assistenza necessaria, cosa che cento anni dopo sarebbe dovuta diventare la norma e non l’eccezione purtroppo.
Lungo i corridoi la rovina fisica e morale del luogo circonda chi vi entra, scritte vandaliche si sovrappongono all’innocenza infantile di chi, decenni addietro, aveva lasciato il proprio ricordo; le finestre sono rotte, il freddo, la neve e la pioggia entrano e, come un lento stillicidio, penetrano lentamente nel profondo delle strutture per danneggiarle dall’interno.