Questa casa fu costruita nel XVIII secolo come casa padronale unita alla preesistente fattoria; lo stabile passò, poco dopo la sua costruzione, ad un fabbricante di bare da cui nacque il soprannome di “difuntin”.
Fu proprio il fabbricante di bare, tale Pedro Alvarez, che fece costruire la torre; si narra che l’uomo avesse una grande flotta navale e che amasse il mare in maniera spropositata. Dato il luogo in cui aveva scelto di vivere, ovvero su una penisola nel bel mezzo del mare, trovava assurdo che no fosse visibile in alcun modo l’azzurro dell’acqua.
La torre fu costruita per tale motivo e la fece edificare di ben quattro piani con una verandina di legno sulla sommità da dove era possibile contemplare il mare e la cittadina di Aviles, cioè là dove l’uomo aveva in rada la propria flotta.
Nella torre, spesso, soprattutto nelle zone alte della stessa, è possibile ammirare il panorama da finestre simili ad oblò, voluta dal difuntin per avere meno nostalgia della navigazione.
La casona e la sua torre passarono sotto diversi proprietari dopo la morte del difuntin sino al 1936, quando la guerra civile imperversava in Spagna e questa struttura, grazie alla sua altezza e alla possibilità di usarla come torre di avvistamento, fu contesa e usata da ambedue le parti in causa della guerra.
Dopo il conflitto, la casa fu usata sino agli anni ’80, quando fu abbandonata e nemmeno il progetto di trasformarla in ristorante/albergo l’ha smossa…
Nella casa era possibile trovare, alcuni anni fa, giornali e dischi di musica lirica; questo perché nella famiglia Alvarez vi era un tenore molto bravo che spesso fu accostato, per la somiglianza della voce, al famoso Caruso.
Alcune delle foto che si vedono in galleria sono di siti che ritraggono la casona dai 5 ai 20 anni fa, quando la casona ancora aveva la veranda sulla sommità della torre e quella sul lato della casa e quando, al suo interno, si potevano ancora scorgere vecchie bottiglie, documenti e la vecchia automobile.
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