Villa B. - La casa della bambola triste
Provincia: Liguria
Tipologia: Villa
Stato attuale: Buono
Periodo edificazione: anni '60
Periodo abbandono: Sconosciuta
Motivo abbandono: Non determinato
Accesso: Su strada
Modalità di visita: Non consentita
Ubicazione: Non rivelabile
Tipologia: Villa
Stato attuale: Buono
Periodo edificazione: anni '60
Periodo abbandono: Sconosciuta
Motivo abbandono: Non determinato
Accesso: Su strada
Modalità di visita: Non consentita
Ubicazione: Non rivelabile
Certo non si pensa che passeggiando fra i piccoli centri liguri si possa incappare in abbandoni che hanno l’aria di provenire da luoghi o paesi lontani.
Una casa apparentemente anonima, un bel giardino, la vegetazione che ha aggredito le mura e qualche testimonianza di vita passata all’esterno; questo è lo scenario visto da fuori, una normalissima villetta di un piccolo borgo di montagna che potrebbe essere uguale a mille altre.
Ma cosa ha portato alla scoperta del suo tesoro nascosto?
Molte persone del luogo conoscevano già la casa e conoscevano i suoi interni, soltanto che mai avrebbero pensato che tali interni potessero interessare tanto.
Il punto è che la casa è abbandonata da poco, forse dagli anni ’90, e al suo interno vi sono ancora tutte le tracce di un recente passato che affiora. Dai piatti e i bicchieri riposti nella credenza, ai giocattoli sparsi per casa, sino a borse e vestiti riposti ancora con cura nei loro luoghi.
Il pezzo forte poi… il letto matrimoniale, ancora con le lenzuola coperte da un copriletto chiaro e la sua bambola, la piccola bimba di ceramica dal vestito viola. Un colore, scelto quasi di proposito…
La casa non ha informazioni certe, storie se ne trovano o se ne sentono molte; si dice che la casa fosse di una famiglia che la occupava tutto l’anno. La loro vita scorreva semplice e felice, una famiglia con dei bimbi e pochi parenti.
Un giorno, in inverno, durante una delle ricognizioni solite in città, al ritorno, forse il ghiaccio, forse il maltempo, forse una frana, la macchina fu catapultata fuori dalla strada e della famiglia non rimase più nulla. La casa rimase da sola e con essa tutte le suppellettili e tutti i contenuti. I giocattoli e le bambole giacciono oramai da anni immobili e soli, il viola della bimba di ceramica quasi ha condannato il destino dei proprietari che amavano tenerla in bella vista sul letto, nel suo centro.
La versione più probabile è che, invece, la casa fosse abitata da una coppia di anziani signori, la cui moglie adorava le bambole e per questo ne aveva un bel po’ in casa. Era particolarmente affezionata a quella dal vestito viola e quindi la riponeva sempre nel centro del letto, quasi come fosse sua figlia.
I giocattoli appartenevano ai nipotini che, cresciuti, non frequentavano più tanto la casa dei nonni e che loro, giacché anziani, ad un certo punto morirono e la casa cadde nel dimenticatoio anche degli eredi.
È un luogo estremamente delicato… unico e vivo a suo modo che va preservato, non chiedete l’ubicazione, non sarà rivelata.
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Articolo: Fabio Di Bitonto
Foto: Davide Zè
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