C’era una volta un capolinea ferroviario, grande, moderno, all’interno del quale sostavano e passavano decine e decine di treni; ma oggi, a distanza di anni, qui i treni sono solo fantasmi, non ci sono più, e il loro rumore è solo un lontano ricordo che queste mura cercano di non dimenticare.
Il Güterbahnhof Pankow è il vecchio capolinea ferroviario a Berlino; una volta era in grado di gestire anche 1800 carri merci al giorno oltre a qualche altro centinaio di mezzi… una gloria, un’eccellenza, lo è stato sin da quando,intorno al 1900, ha iniziato a funzionare ma oggi rimangono scheletri e carte. Una miriade di documenti tappezza il pavimento degli uffici, con tanto di nomi, cognomi e indirizzi, il pavimento e colmo di vite e dei loro estremi.
Solo un treno, talvolta, si ferma in zona, lambisce solo questo splendido capolinea e poi va via, lasciando una speranza alle anime del capolinea di un nuovo inizio, ma ogni volta le illude e va via.
La sua chiusura fu determinata nel 1997, ma le ragioni? Sconosciute.
Dopo la sua chiusura, circa dieci anni dopo, alcune strutture sono state abbattute e il terreno venduto, nel 2009, ad un imprenditore intenzionato a costruire un centro commerciale e a creare un grande parco urbano.
L’edificio principale, quello circolare, ha una grande valenza storica in quanto ospita opere ingegneristiche risalenti al XIX secolo e fu attuato anche un progetto di riconversione a museo che però non si è mai attuato.
Anche la conversione a centro commerciale non è andata a buon fine, degli incendi hanno devastato ulteriormente il luogo e non c’è speranza di recupero purtroppo.
Non è stato nemmeno dimenticato questo luogo, ma solo violentato.
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