Stato attuale: Vario Età di edificazione: Sconosciuta Data di abbandono: anni’60
Data ripopolamento:anni 2000
Motivo dell’abbandono: Spopolamento
Accesso: Su strada
Venezia di Gravago è una piccola frazione del comune di Bardi, in provincia
di Parma.
Certamente, la prima cosa che salta all’occhio è il suo nome; le motivazioni
dell’omonimia con la celeberrima sorella veneta si perdono nella leggenda, ma
una di queste vuole che il borgo sia stato fondato da veneziani autentici
scampati alle invasioni barbariche in corso sulla costa a quel tempo.
Scelsero questo luogo perché protetto e sicuro dalla sciagura che stava
colpendo la loro città natale.
L’origine, pertanto, non ha data certa, ma nel momento esatto della sua massima espansione, il declino ha fatto breccia fra questi monti spopolandola rapidamente.
Le motivazioni sono presto dette, erano gli anni di boom economico e le comodità della città, unite alle prospettive di lavoro in fabbrica ingolosivano un po’ tutti.
Erano gli anni ’60, quando oltre alla scuola elementare qui giunse la strada asfaltata e, assieme ad essa, la corrente elettrica.
Non aspettatevi una metropoli, le famiglie si contavano sulle dita di una mano e i bambini nella scuola soltanto su due.
C’era soltanto un abitante a Venezia negli anni ’90 e questi ha lasciato il borgo nel 2002; nel frattempo qualche famiglia ha ristrutturato casa per trascorrervi le vacanze estive.
Nel 2007 iniziarono lavori di ristrutturazione in alcune case e, nel 2013, il sindaco di Bardi affermava con fierezza che Venezia avesse oramai ripreso vita attraverso una conversazione avuta con la redazione.
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