Comune: Specchia, Lecce Tipologia: Borgo Rurale Destinazione attuale: SPA Stato attuale: Ottimo Età di edificazione: XV secolo/ anni ’30-40 Data di abbandono: 1977 Data Recupero: anni ‘90 Motivo dell’abbandono: Spopolamento Accesso: Su strada
Nel bel mezzo del Salento, in provincia di Lecce, c’è il comune di Specchia e, al suo interno, ricade una vecchia masseria trasformata in borgo durante la riforma del latifondo in epoca fascista.
Stiamo parlando di Cardigliano, che ha la caratteristica di essere pressappoco equidistante dai due mari Adriatico e Ionio.
Il luogo, come i dintorni, è da sempre abitato, sin dall’epoca del bronzo, però la masseria in questione trova i primi scritti che la riguardano solamente nel XV secolo.
Fu durante gli anni ’30 che la masseria fu acquistata da un intimo amico di un famoso gerarca fascista e ottenne il denaro per trasformare la masseria in azienda agricola specializzata sui tabacchi.
Tale conversione comportò la nascita di un vero e proprio villaggio comprensivo di una chiesa molto bella e scuola elementare.
Alla morte del “benefattore” di Cardigliano, negli anni ’40, si rese necessaria anche la costruzione del cimitero, ultima opera compiuta nel villaggio.
Gli anni ’70 portarono via tutti gli abitanti da Cardigliano lasciandolo a se stesso sino al momento in cui diviene una comune di Hippie, un luogo di ritrovo per vandali ed, infine, una nuova destinazione dopo un secondo abbandono.
Il comune di Specchia avviò, negli anni ’80, una serie di procedure burocratiche che lo portarono ad acquistare il borgo e, negli anni ’90, ottenuti i fondi necessari, ristrutturò Cardigliano trasformandola in un importante centro per la cura della persona, ristorante ed hotel fra i più rinomati della zona dandolo in gestione privata ventennale.
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