Matera - La capitale della cultura - Paesi Fantasma

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Matera - La capitale della cultura

Paesi Fantasma > Italia > Basilicata
Provincia: Matera
Tipologia: Borgo
Stato attuale: Vario
Età di edificazione: VI sec a.C.
Data di abbandono: 1952
Motivo dell’abbandono: Sgombero
Accesso: Su strada
Modalità di visita: Varia
« La città è di aspetto curiosissimo, viene situata in tre valli profonde nelle quali, con artificio, e sulla pietra nativa e asciutta, seggono le chiese sopra le case e quelle pendono sotto a queste, confondendo i vivi e morti la stanza. I lumi notturni la fan parere un cielo stellato. »
(Giovan Battista Pacichelli, Il Regno di Napoli in Prospettiva)


« Chiunque veda Matera non può non restarne colpito, tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza. »
(Carlo Levi)

Matera è una città importante, nota anche in tutto il mondo; ma la sua più grande peculiarità, vale a dire i cosiddetti “Sassi”, le può far avere anche l’appellativo di “Fantasma”.
Nella zona vecchia della cittadina sono parecchie le costruzioni e le zone abbandonate in attesa di un ripristino che, fortunatamente, da un po’ di anni si sta mettendo in atto.
La storia di Matera è antica ed importante, le sue radici affondano agli albori dell’uomo e sono andate avanti, attorno alla Gravina su cui giace, sino ad oggi, attraverso eventi storici e avvenimenti terribili e fantastici;
ultimo e fondamentale, la scelta del capoluogo lucano come Capitale Europea della cultura 2019 dopo essere stata dichiarata anche Patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO nel 1993.
La città ebbe origine dagli antichissimi insediamenti greci che l’han portata sino a noi oggi e, tale tesi, pare sia supportata dall’emblema della città, ovvero un bue con le spighe in mano, che riporta al simbolo tipico della Magna Grecia.
Il suo nome inizialmente è stato Mataia ole (Mataio olos = tutto vacuo) in riferimento alla gravina e alla sua struttura oppure potrebbe avere origine da Mata (Cumulo di rocce).
La città di Matera ebbe molti dominatori nel tempo, passò sotto il controllo dei romani, dei longobardi, dei saraceni, dei bizantini. Nel XI secolo arrivarono i normanni che durarono a lungo e portarono pace e stabilità, poi furono scalzati dagli aragonesi e, infine, raggiunse una posizione d’indipendenza e importanza all’inizio dell’800, divenendo capoluogo della Basilicata.
Successivamente tale ruolo fu affidato a Potenza e Matera rimase “solo” un capoluogo di provincia.
Un primato particolare, fra i tanti, che spetta alla città di Matera, è quello d’esser stata la prima città del sud ad insorgere contro i nazisti nel 1943 e a causa di ciò, furono trucidate in pubblica piazza 11 persone ed uccise altre 15.
Nella città di Matera, nel 1948, nacque la questione “dei Sassi”, sollevata da Palmiro Togliatti e portata avanti per molto tempo anche da Alcide De Gasperi, su cui poi si decise lo sgombero nel 1952 con la costruzione di nuovi quartieri per la città.
I Sassi sono stati posti sotto recupero ed ancora lo sono dal 1986.


I Sassi

I Sassi sono delle costruzioni molto particolari costruite all’interno della roccia della Gravina di Matera, la profonda gola che divide il territorio della città in due.
Questi Sassi costituiscono la parte più antica della città e si dividono in due zone, disposte ambedue verso est, e sono anche leggermente sottoesposte rispetto al territorio circostante e alla Civita stessa, caratteristica che conferisce loro una posizione vantaggiosissima poiché è risultata quasi invisibile agli occhi dei nemici per secoli.
I Sassi sono due:
- Barisano, girato verso NW che è il punto di origine della città vecchia, architettonicamente assai dotato grazie alla presenza di numerosi portali, sculture e stemmi che sono solo una parte del visibile, il resto va scoperto sotto terra.
- Caveoso, rivolto a sud, ha una forma che ricorda quella di un anfiteatro, costellato di abitazioni e grotte.
Al centro dei due Sassi c’è la Civita, la zona dove sono presenti la Cattedrale e tutti i palazzi più importanti e le strutture religiose.
I Sassi, come detto, sono una forma di urbanizzazione che si è sviluppata nel tempo costruendo su se stessa le varie epoche; dal neolitico in poi la civiltà si è evoluta attraverso le influenze orientali (IX-XI sec); dopodiché la Civita ha iniziato a prendere forma nel periodo di influenza dei normanni (XI-XIII sec) e poi il barocco ha invaso l’intera città (XVII – XVIII).
Da XVIII secolo la città ha subito un tracollo con un degrado assai marcato dal punto di vista sociale e igienico, sino alla metà del XX secolo, quando la legge ha obbligato gli abitanti dei sassi a occupare le case costruite ad hoc per il loro trasferimento.
Il problema più importante per chi in passato abitava i sassi era l’approvvigionamento idrico, cosa assai difficile a causa della natura rocciosa del rilievo e dalla distanza dal torrente sottostante.
Purtroppo una città, in caso di assedio, doveva essere autosufficiente per i beni essenziali, cosa non possibile nelle condizioni in cui era Matera.
A risoluzione di questo problema furono scavate enormi e numerose cisterne di acqua nel sottosuolo e un sistema di canalizzazione delle acque straordinario.
La semplicità delle strutture all’esterno non lascia trasparire l’importanza dal punto di vista ingegneristico e architettonico del sito.
L’equilibrio creatosi sui Sassi ha retto per secoli, con la raccolta delle acque e un sistema di smaltimento dei rifiuti da fare invidia alle città più evolute, eppure questo sistema venne meno quando la densità abitativa iniziò ad essere troppo elevata.
L’incremento della densità abitativa fu sancito da un insieme di concause: l’accentramento della popolazione nelle città a causa della fuga dalle zone rurali, la marginalizzazione del sud unita al depauperamento del meridione in seguito all’Unità d’Italia.
Inoltre, la costruzione delle nuove zone della città priverà i Sassi del giusto apporto idrico, facendo piombare la zona in una crisi senza precedenti. Ancora, come se non bastasse, alcune cisterne, fondamentali, furono svuotate e riadibite ad abitazioni, riducendo ancora di più l’approvvigionamento idrico.
Il poco spazio costringeva le famiglie a vivere assieme ai propri animali, peggiorando le condizioni sanitarie di tutti; le stesse chiese furono trasformate in case e tutto ciò fu testimoniato anche da Carlo Levi in “Cristo si è fermato ad Eboli”.
Tali condizioni vennero alla ribalta dei media alla fine degli anni ’40 facendo interessare al problema le più alte cariche dello Stato che, alla fine, optarono per la costruzione dei nuovi quartieri e lo sfollamento della zona più antica di Matera.
A causa di ciò Matera possiede il più antico piano regolatore e, in seguito allo sfollamento dei quartieri antichi, ha fatto interrogare i più eminenti scienziati e sociologi sull’effetto che un simile evento può avere sul tessuto urbano e sulla mente dei suoi abitanti.
A testimonianza dell’importanza del sito, sono stati moltissimi i film girati fra le mura di questa città (Fonte Wikipedia):

• 1949: Nel Mezzogiorno qualcosa è cambiato, documentario diretto da Carlo Lizzani.
• 1950: Le due sorelle, diretto da Mario Volpe.
• 1953: La lupa, diretto da Alberto Lattuada.
• 1961: Italia '61, documentario diretto da Jan Lenica.
• 1963: Il demonio, diretto da Brunello Rondi.
• 1964: Il Vangelo secondo Matteo, diretto da Pier Paolo Pasolini.
• 1965: Made in Italy, film ad episodi, diretto da Nanni Loy.
• 1967: C'era una volta..., diretto da Francesco Rosi, con Omar Sharif e Sofia Loren.
• 1972: Il decamerone nero, diretto da Piero Vivarelli.
• 1974: Allonsanfan, diretto da Paolo e Vittorio Taviani, con Marcello Mastroianni e Lea Massari.
• 1974: Il tempo dell'inizio, diretto da Luigi Di Gianni.
• 1975: L'albero di Guernica, diretto da Fernando Arrabal, con Mariangela Melato.
• 1975: Qui comincia l'avventura, diretto da Carlo Di Palma, con Monica Vitti, Claudia Cardinale.
• 1978: Volontari per destinazione ignota, diretto da Alberto Negrin, con Michele Placido.
• 1979: Cristo si è fermato a Eboli, diretto da Francesco Rosi, con Gian Maria Volonté.
• 1981: Tre fratelli, diretto da Francesco Rosi.
• 1985: King David, con Richard Gere.
• 1990: Il sole anche di notte, diretto da Paolo e Vittorio Taviani.
• 1995: L'uomo delle stelle, diretto da Giuseppe Tornatore.
• 1998: Del perduto amore, diretto e interpretato da Michele Placido.
• 1999: Terra bruciata, diretto da Fabio Segatori, con Giancarlo Giannini e Raul Bova.
• 2004: La Passione di Cristo, diretto da Mel Gibson, con Jim Caviezel e Monica Bellucci.
• 2005: Mary, diretto da Abel Ferrara, con Juliette Binoche e Forest Whitaker.
• 2006: Il rabdomante, regia di Fabrizio Cattani, con Andrea Osvárt, Riccardo Zinna, Lucianna De Falco, Massimo Sarchielli, Pascal Zullino, Nando Irene.
• 2006: Omen - Il presagio, diretto da John Moore.
• 2006: Il lato grottesco della vita, diretto da Federica Di Giacomo, premio Cipputi al Torino Film Festival.
• 2006: Nativity, diretto da Catherine Hardwicke.
• 2006: Artemisia Sanchez, fiction diretta da Ambrogio Lo Giudice con Fabio Fulco e Lucio Dalla.
• 2006: Le puntate 3, 4 e 5 dell'anime D.Gray-man, dal titolo "Il fantasma di Matera"[32], "Aria del vecchio della terra e della notte del cielo" e "Fammi sentire una ninna-nanna" sono ambientate nella Matera dell'Ottocento.
• 2008: Paolo VI, regia di Fabrizio Costa con Fabrizio Gifuni.
• 2010: Crimini (seconda stagione) - Episodio "Bestie", diretto da Andrea Manni con Pietro Taricone, Christiane Filangieri, Tomas Arana.
• 2011: Passannante, regia di Sergio Colabona con Fabio Troiano, Ulderico Pesce, Andrea Satta, Alberto Gimignani e Luca Lionello.
• 2012: Il ragioniere della mafia, regia di Federico Rizzo con Lorenzo Flaherty, Tony Sperandeo, Ernesto Mahieux e Nando Irene.
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Articolo: Fabio Di Bitonto

Foto: Fabio Di Bitonto
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