Aquilonia/Carbonara - Di patrioti e combattenti
Provincia: Avellino
Tipologia: Borgo rurale
Stato attuale: Ruderi
Periodo edificazione: IX secolo
Periodo abbandono: 1930
Motivo abbandono: Terremoto del Vulture (6.7 Richter)
Accesso: Su strada
Modalità di visita: Con restrizioni
Non era Aquilonia il suo nome, in origine era Carbonara, un nome che erroneamente potrebbe portare in fallo, pensando, tra le altre cose, al carbone, ma invece no...
La chiave è Sassano, località ad essa appartenente dove vi sono rocce intrise di petrolio grezzo che, sì, quelle bruciano come il carbone, ma non hanno nulla a che vedere con esso.
Aquilonia è il nome della storia che si ripete, della forza, strenua, del coraggio e della tenacia che, ahimé, talvolta non basta ma è motivo di orgoglio e fierezza.
Irpinia, confine con Puglia e Basilicata, tradotto: Vulture.
Una zona splendida, verde lussureggiante e tradizioni immensamente semplici, come la loro bellezza.
Carbonara era un borgo sorto con ogni probabilità in epoca sannita, ma con nomi diversi che spesso si confondono con le attuali cittadine di Lacedonia, Calitri, Bisaccia e Monteverde.
Notizie certe risalgono al medioevo e collocano la sua fondazione intorno al IX secolo; una vita di agricoltura e allevamento, fra alti e bassi e fra una dominazione e l’altra.
Una buona posizione di difesa e quindi la garanzia di continuare ad esistere nonostante le guerre per accaparrarsi quello sperone di roccia, come se tutto, persone comprese, fossero cose da conquistare, prendere con la forza e possedere.
Carbonara fu quasi emblema di quella che fu l’invasione del Regno delle Due Sicilie, un piccolo comune che cercò di resistere con tutte le sue forze e fu uno di quelli che diede maggiori problemi al nemico.
Sfortunatamente il nemico, forte di numerosi accordi trasversali, trionfò e il fiorente Regno Borbonico fu sconfitto e per Carbonara si aprì un nuovo scenario: un cambio di nome del tutto inaspettato per cancellare ogni traccia del passato fedele al fiorente Regno caduto.
Per non rinnegare le proprie gesta e radici Carbonara scelse il nome dell’antica e leggendaria Aquilonia, città Sannita che strenuamente si difese contro un altro invasore, i romani.
Ma la storia non finì qui poiché la sua esistenza continuò ancora placida sino al 23 luglio del 1930 quando un potente terremoto rase al suolo Aquilonia ed altri centri nelle immediate vicinanze.
Il terremoto detto “del Vulture” mise in ginocchio la cittadina e costrinse l’amministrazione dell’epoca a delocalizzare il centro su di una altura poco distante e ricostruire il paese; certo, non fu un percorso semplice, ma il paese fu ricostruito in tre mesi con la pianta e le abitazioni che ancora oggi la caratterizzano.
Un abbandono che ha avuto un acuto pochi anni fa, quando l’amministrazione comunale ha voluto ricordare il vecchio abitato attraverso la costituzione di un parco della memoria completamente gratuito dove si possono percorrere le tappe che, in fondo, toccano un po’ tutti noi perché la storia di Aquilonia - Carbonara è la storia di tutti noi, le gesta compiute o quelle che avremmo dovuto compiere...
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Articolo: Fabio Di Bitonto
Foto: IVIPRO
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