Questi accelerò solamente il processo di disfatta del complesso che si indebitò e un altro abate vendette il tetto di piombo della abbazia; questo segnò la vera e propria fine di questo splendido complesso poiché senza tetto, ovviamente, le strutture iniziarono a rovinarsi molto rapidamente e, da scritti storici, nel 1662 si legge che la chiesa è oramai ridotta in un modo che non può essere ulteriormente peggiorato.Negli anni successivi subentrarono i crolli, prima semplici mura, poi le volte, infine il campanile. La campana fu fusa per farne bronzo, nonostante risalisse al trecento e fosse di grosso valore.
Una volta sconsacrata, per un periodo, divenne una fonderia e il monastero fu comprato e ristrutturato per farne una fattoria.
Solo nel 1924 è iniziato un restauro a scopo conservativo che ha permesso di far giungere questa struttura ai giorni nostri nelle condizioni in cui la possiamo osservare.
In questo magico posto hanno girato moltissimi clip e film, poiché si considera un luogo unico ed un’ottima location per qualsiasi tipo di riprese.
Da Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Abbazia_di_San_Galgano la lista delle riprese effettuate:
“Nostalghia di Andrej Tarkovskij (1983), Il paziente inglese di Anthony Minghella (1996)[15], Paolo Barca, maestro elementare, praticamente nudista con Renato Pozzetto (1975)[16] e la scena finale del film Il riposo del guerriero di Roger Vadim (1962)[16].
All'interno della chiesa è stato anche girato il videoclip dei Pooh La casa del Sole[17].Inoltre nell'abbazia è stato girata una scena del film di Checco Zalone Sole a CatinelleL'interno della chiesa appare anche nel film del 1985 "La ragazza dei lillà" di Flavio Mogherini, con Laurent Terzieff.”
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Articolo: Fabio Di Bitonto