San Paolo in Alpe - Il fortino della linea gotica
Paesi Fantasma > Italia > Emilia Romagna
Provincia: Forlì - Cesena
Tipologia: Stazzo
Stato attuale: Ruderi
Periodo abbandono: anni '70
Motivo abbandono: Ubicazione non ottimale
Accesso: Su strada sterrata
Modalità di visita: Libera
Tipologia: Stazzo
Stato attuale: Ruderi
Periodo abbandono: anni '70
Motivo abbandono: Ubicazione non ottimale
Accesso: Su strada sterrata
Modalità di visita: Libera
San Paolo in alpe è uno stazzo abbandonato posto sull’appennino a 1030 metri di altitudine in provincia di Forlì Cesena.
Questo stazzo era posto nei pressi della linea di difesa gotica durante la II guerra mondiale in zona tedesca e rivestì un’importanza fondamentale per le sorti del conflitto in quella zona.
Gli abitanti di San Paolo in Alpe furono protagonisti nel nascondere e rifocillare gli alleati e i partigiani nonostante fossero in area tedesca. Gli alleati in quella zona paracadutavano uomini e generi di prima necessità che erano poi nascosti dai suoi abitanti, inoltre in zona tanti furono i rastrellamenti e gli omicidi ad opera dei tedeschi poiché spesso scoprivano i nascondigli. Il 12 aprile del '44 venne anche incendiata la chiesa dalle truppe tedesche.
Lo stazzo è molto conosciuto poiché il punto in comune di molti percorsi escursionistici CAI e di altri sentieri; rappresenta proprio il classico esempio di stazzo appenninico poiché è posto ad alta quota, nei pressi di grandi distese di prati una volta usati come pascoli e nei pressi delle abitazioni la flora si confonde con quella che tanti anni fa fu introdotta dai suoi abitanti.
Nella zona hanno influito i terremoti che hanno distrutto la zona il 10 novembre del 1918, epicentro a Bagno di Romagna. La chiesa di Sant’Agostino nonostante sia stata distrutta e ricostruita, versa ora in stato di abbandono. Sono ancora visibili sulla chiesa elementi architettonici importanti, come la facciata principale e il campanile. Nei pressi della chiesa è ancora visibile l’antica osteria di San Paolo.
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Articolo: Fabio Di Bitonto
Foto:
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