Successivamente, nel 1947, furono avvistate strane luci nel villaggio e furono avvisate le autorità.
Nello stesso anno, un fulmine colpì il campanile della chiesa e, in quello stesso punto, quasi come se fosse stato forgiato dal fulmine stesso, apparve un medaglione che, attualmente, risulta essere scomparso.
Un altro importante avvenimento fu che, nel corso del tempo, furono molte le persone scomparse nel villaggio, una media insolita che insospettì non poco le persone del luogo.
Nel 1986 la prima e la terza compagnia corazzata di blindati della vicina base militare, giunti nei pressi di Ochate, vagarono per ben quattro ore nella nebbia percorrendo oltre duecento chilometri per poi ritrovarsi nel medesimo punto da cui erano partiti una volta entrati nella fittissima nebbia.
Nel 1987 è scomparso un ricercatore dal borgo e, mesi dopo la sua scomparsa, è stato registrato un EVP che, con la sua voce, chiedeva: “Cosa fa la porta ancora chiusa?”, quasi come se fosse imprigionato da qualche parte e non riuscisse ad uscire.
Nel corso degli anni ’80 in molti tentarono la sorte portando ogni sorta di strumento ad Ochate: in molti riportarono di registrazioni e EVP ma mai nessuna prova concreta è stata mai fatta analizzare;
c’è da dire che, grazie alla vicina base militare, le esperienze dei militari sono state molteplici, ma alla fine pare sia stato più il sensazionalismo creato che abbia stimolato la sensibilità e la fantasia dei più, piuttosto che fatti veri e propri.
Su Ochate è stato scritto un libro: “Ochate. Realidad y leyenda del pueblo maldito” di Antonio Arroyo e Julio Corral, edito da Aguilar.
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Articolo: Fabio Di Bitonto
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