Narbona - Il paese impossibile
Paesi Fantasma > Italia > Piemonte
Provincia: Cuneo
Tipologia: Borgo di montagna
Stato attuale: Ruderi
Periodo edificazione: Sconosciuto
Periodo abbandono: Tra il 1950 e il 1962
Motivo abbandono: Spopolamento
Accesso: Da sentiero (1h e 30’)
Modalità di visita: Libera, ma pericolo crolli
Tipologia: Borgo di montagna
Stato attuale: Ruderi
Periodo edificazione: Sconosciuto
Periodo abbandono: Tra il 1950 e il 1962
Motivo abbandono: Spopolamento
Accesso: Da sentiero (1h e 30’)
Modalità di visita: Libera, ma pericolo crolli
Tra le frazioni disabitate della Valle Grana in provincia di Cuneo, Narbona di Castelmagno è certo la più affascinante. Dal momento in cui è stata
abbandonata (1960), ha visto crescere la sua fama, paradossalmente, in parallelo con la sua rovina. E’ divenuta quasi un simbolo (con tanto di alone leggendario) dell’antica civiltà della montagna e del suo drammatico spopolamento.
Gran parte del fascino di Narbona risiede nel mistero delle sue origini e, soprattutto, nella sua posizione “impossibile”: in fondo ad un bellissimo vallone che si diparte dall’abitato di Campomolino e prosegue sempre salendo fino alla cima del Monte Tibert, in fortissima pendenza, raggiungibile solo attraverso due sentieri difficilmente percorribili per molti mesi all’anno a causa delle valanghe.
Si tratta di uno splendido esempio di adattamento abitativo in un
contesto di alta montagna, che per la particolare conformazione del
territorio sembrerebbe inadatto a qualsiasi insediamento umano. Eppure
per secoli qui hanno vissuto molte famiglie – all’inizio del Novecento
26 (circa 120 persone), con un centinaio di mucche (e altri animali
domestici) – insomma un’intera comunità, con tanto di chiesa e, per
alcuni decenni, anche di scuola elementare.
Nonostante la rovina, i
crolli, e i ripetuti saccheggi, Narbona conserva alcuni edifici in puro
stile alpino con caratteristiche architettoniche particolari e di
grande interesse. Il contrasto tra i residui segni della vita di un
tempo e la generale situazione di degrado è più forte che in qualsiasi
altra frazione abbandonata e suscita un’emozione particolare nei
visitatori più attenti. Negli ultimi 50 anni più di una volta si sono
levate voci per auspicarne il
recupero e si sono imbastiti progetti, ma non si è mai arrivati a qualcosa di concreto.
Nel corso del 2010 il Centro Culturale Detto Dalmastro di Castelmagno
ha promosso un progetto denominato “Una casa per Narbona” che si
propone la raccolta e lo studio di tutto quanto è possibile riguardante
la frazione (oggetti, mobilia, manufatti originali, documenti storici,
antiche fotografie, testimonianze scritte e orali). Si è formato un
gruppo di lavoro, composto da appassionati, ricercatori e studiosi che
stanno ricostruendo in modo interdisciplinare la storia di Narbona.
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Articolo: Flavio Menardi Noguera
Foto: Angelo Artuffo
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