Kadykchan (Кадыкчан) - Da gulag a città mineraria - Paesi Fantasma

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Kadykchan (Кадыкчан) - Da gulag a città mineraria

Paesi Fantasma > Mondo > Russia
Regione: Magadan, Siberia, Russia
Tipologia: Città Mineraria
Stato attuale: Discreto
Periodo edificazione: 1940
Periodo abbandono: 2010
Motivo abbandono: Fine attività estrattiva
Accesso: Su strada sterrata
Modalità di visita: Libera
Kadykchan è una città sorta in seguito alla scoperta di ingenti quantitativi di carbone nel sottosuolo della Russia orientale.
E’ situata nella regione appartenente al fiume Ayan-Yuryakh, nel distretto di Susumansky, regione del Magadan Oblast.
L’etimologia del nome si rifà a quella che poi è la conformazione geomorfologia del territorio, poiché ci si trova in una stretta valle, infatti, Kadykchan significa “piccola gola” o “burrone”.
L’origine della cittadina risale al 1940, quando ai prigionieri del gulag, durante il secondo conflitto mondiale, fu ordinato di costruire un insediamento abitativo al fine di estrarre il carbone.
Questo combustibile, a quel tempo, risultava fondamentale perché era la risorsa energica più utilizzata ed era estratta da miniere molto profonde, si arrivava sino a circa 400 metri.
L’importanza di tale risorsa si ebbe maggiormente al termine dell’URSS, quando molte delle risorse energetiche finirono nei paesi che ottennero l’indipendenza.
Nel 1996 una forte esplosione uccise sei minatori; questa esplosione convinse il governo ad avviare le procedure di chiusura e iniziò a far spostare i residenti altrove.
Kadykchan risulta spopolata dal 2010, viene ripopolata, per così dire, dai suoi visitatori e anche da qualche avventuriero che non riesce, però, a resistere al terribile clima di questa zona della Siberia.
Certamente l’esplosione diede un colpo di grazia all’attività estrattiva, ma sin dall’inizio degli anni ’90 la domanda di carbone stava calando a favore di altre energie che man mano prendevano piede.
Kadykchan ha ospitato oltre 11.000 persone nel suo periodo di maggiore espansione, ma la vita qui non era semplice e nemmeno difficile come si potrebbe immaginare, ma molto peggio.
Questa zona della Russia è estremamente remota; ciò era anche facilmente comprensibile dal fatto che fosse stato costruito un gulag proprio là dove sarebbe sorta la cittadina.
Raggiungerla non è per niente semplice, il clima freddo e umido rende difficoltosa la costruzione di una strada, infatti, per giungere nella città fantasma si deve percorrere una strada sterrata che a tratti non si riconosce nemmeno tra la steppa e la neve.
Non esiste alcun tipo di servizio o accenno di civiltà per chilometri e chilometri.
Quando, sul finire degli anni ’30, fu scoperto questo grande giacimento di carbone, fu necessario costruire una autostrada che facesse giungere i materiali e i macchinari fino in questa zona così remota; così fu costruita l’autostrada Kolyma, tristemente famosa come una delle autostrade più pericolose al mondo, soprannominata da alcuni “la strada delle ossa”.
Un’altra particolarità di Kadykchan è che è isolata sia dalla Russia Orientale sia da quella occidentale…. Come?
Semplicemente perché è talmente remota che per raggiungere il centro abitato più vicino servono giorni di viaggio sia per la distanza, sia per le condizioni della strada e quelle atmosferiche, proibitive tutto l’anno.
È doveroso, però, riferire che le notizie su Kadykchan sono contrastanti.
Sono molti i siti che assicurano che nella cittadina non abiti più nessuno, ma ci sono anche alcuni siti che affermano che in questa città risiedano ancora un centinaio di persone.
Ci teniamo a specificare che i dati che riportano 0 abitanti sono ufficiali e risalgono al 2010, mentre per i siti che affermano la presenza in città di circa cento persone non è possibile reperire la fonte e l’anno.
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Articolo: Fabio Di Bitonto

Foto:

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