Gioiosa Guardia - La sentinella
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Provincia: Messina
Tipologia: Borgo fortificato
Stato attuale: Ruderi
Periodo edificazione: 1300 ca.
Periodo abbandono: 1783 - 1813
Motivo abbandono: Sisma
Accesso: Su sentiero
Modalità di visita: Libera
Tipologia: Borgo fortificato
Stato attuale: Ruderi
Periodo edificazione: 1300 ca.
Periodo abbandono: 1783 - 1813
Motivo abbandono: Sisma
Accesso: Su sentiero
Modalità di visita: Libera
Gioiosa Guardia, o Vecchia, è ormai un soltanto un ricordo; i suoi ruderi svettano sulla cima del monte Meliuso, a 750 metri d’altitudine, in provincia di Messina.
La fondazione fu ad opera di Vinciguerra d’Aragona, sotto il regno di Federico III di Aragona ed aveva libertà sulla costruzione di fortificazioni e torri, molto presenti, affinché potesse difendersi dagli attacchi dal mare dei pirati.
Inizialmente, sulla cima del monte, fu costruito un castello da cui poi si sarebbe sviluppato il centro abitato.
Il castello fu edificato nel XIII secolo e nel secolo successivo la popolazione circostante iniziò a stabilirsi nelle adiacenze della fortificazione; era circa il 1300.
Gioiosa era un punto strategico importantissimo, dalla sua posizione molto alta riusciva ad avere visione del mare e delle coste spaziando dall’Aspromonte calabrese alle isole Eolie, dallo stretto di Messina sino addirittura ad Ustica e, alle proprie spalle, poteva controllare le incursioni da terra dalle zone etnee e dai monti delle Madonie.
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Il suo abbandono si deve al terribile sisma del 1783 che in Sicilia
macinò vittime e distrusse intere città; c’è da dire, però, che il sisma
del 1783 fu il quarto in ordine di tempo che colpì Gioiosa nell’arco di
poche decine di anni, pertanto il suo declino era già iniziato e fu
reso definitivo dall’ultimo sisma.
Nel
1784 una terribile carestia colpì tutta la zona e impedì di ottenere il
raccolto e ci fu anche scarsità d’acqua, motivo per cui la popolazione
si rifugiò sulla costa, luogo dove gli approvvigionamenti idrici
risultavano più semplici. Il vantaggio fu che ormai i tempi dove i
pirati solcavano i mari andava finendo e le città potevano finalmente
espandersi o essere rifondate lungo le coste.
La nuova città fu
costruita ai piedi del suddetto monte ed oggi è una cittadina costiera
molto ben sviluppata, si tratta di Gioiosa Marea e fu fondata nel 1784 e
assorbì tutti i cittadini di
Gioiosa
Guardia. L’ultimo cittadino che ha abbandonato la città fortificata lo
ha fatto nel 1813 sancendo il totale e definitivo abbandono di Gioiosa.
Nel 1784 una terribile carestia colpì tutta la zona e impedì di
ottenere il raccolto e ci fu anche scarsità d’acqua, motivo per cui la
popolazione si rifugiò sulla costa, luogo dove gli approvvigionamenti
idrici risultavano più semplici. Il vantaggio fu che ormai i tempi dove i
pirati solcavano i mari andava finendo e le città potevano finalmente
espandersi o essere rifondate lungo le coste.
La nuova città fu
costruita ai piedi del suddetto monte ed oggi è una cittadina costiera
molto ben sviluppata, si tratta di Gioiosa Marea e fu fondata nel 1784 e
assorbì tutti i cittadini di
Gioiosa
Guardia. L’ultimo cittadino che ha abbandonato la città fortificata lo
ha fatto nel 1813 sancendo il totale e definitivo abbandono di Gioiosa.
I
ruderi sono visitabili e per giungervi bisogna percorrere una strada in
condizioni assai disconnesse che conduce presso dei ripetitori.
Una
volta giunti in quella zona va parcheggiata l’automobile e bisogna
proseguire a piedi su un sentiero che non è per tutti, ma una volta
giunti sulle rovine il panorama che si può ammirare è maestoso da
togliere il fiato.
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Articolo: Fabio Di Bitonto
Foto:
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