Il periodo di costruzione oscilla fra il 1571 e il 1585, fu realizzata anche in onore del condottiero Salim Chishti e fu capitale per ben quattordici anni, durante il regno di Akbar.
L’architettura di questo splendido centro mescola sapientemente più stili: Cristiano, Gianista ed Islamico, rispecchiando così quella che era l’apertura mentale di Akbar all’epoca.
Le entrate che consentono l’accesso alla città sono nove, la principale s’immette direttamente sul palazzo delle udienze, dove il re era solito ricevere ambasciatori e alcuni elementi del popolo.
Tutta la città è circondata da un muro eccetto un lato, dove è stato creato un grande lago artificiale.
Attraverso la visita guidata sono messe in mostra alcune peculiarità, ad esempio c’è un gancio in pietra nel pavimento, dove Akbar era solito legare il suo elefante Hiran, dove gli avrebbe fatto poi schiacciare con le zampe i colpevoli dei crimini per cui si condannava a morte. La legge diceva che se l’elefante non obbediva per tre volte, il condannato poteva essere graziato.