Doel - La città dei murales
Provincia: Oost-Vlaanderen
Tipologia: Borgo rurale
Stato attuale: Buono
Periodo edificazione: XII secolo
Periodo abbandono: Parziale 2008
Motivo abbandono: Ampliamento Porto
Accesso: Su strada
Modalità di visita: Libera
Tipologia: Borgo rurale
Stato attuale: Buono
Periodo edificazione: XII secolo
Periodo abbandono: Parziale 2008
Motivo abbandono: Ampliamento Porto
Accesso: Su strada
Modalità di visita: Libera
Doel è parte del comune di Beveren nella provincia belga di Oost-Vlaanderen, posta sul fiume Schelda.
La particolarità di questo paese è che, dal momento che si è quasi del tutto spopolato in previsione di una demolizione, qui si siano dati appuntamento i migliori writer d’Europa, poiché il paese è stato quasi completamente riempito di murales, quasi ogni muro, angolo, parete e superficie liscia sono stati resi unici.
Non ci si deve far ingannare dalla vicina centrale nucleare che farebbe pensare ad una fuga di massa ad essa dovuta, anzi, il motivo dell’abbandono di Doel è stato il progetto di ampliamento del porto di Anversa che ha portato alla costrizione da parte delle autorità a vendere le abitazioni.
Doel ha quasi sicuramente un’origine medievale, dedito sino al XVIII secolo all’agricoltura, con i terreni attorno volutamente allagati; sono presenti anche edifici caratteristici storici risalenti al XVI-XVII secolo e il famoso pittore Rubens realizzò dei quadri ispirandosi proprio a questo luogo.
Il paese era famoso anche per l’estrazione della torba e, successivamente, per la costruzione della centrale nucleare che dà energia a Olanda, Belgio e parte della Germania.
Come detto, Doel ha breve futuro a causa dell’ampliamento del porto di
Anversa; le opere di demolizione sono iniziate nell’agosto del 2008, ma
le autorità non avevano fatto i conti con alcuni dissidenti, poiché, nel
paese, ci sono ancora duecento persone che non ne vogliono sapere di
vendere le proprie case.
Durante questo braccio di ferro non sono mancati gli scontri con la polizia che non ha avuto la meglio, infatti, ad oggi, ancora vivono queste persone nel paese che, però, ha due facce totalmente differenti, c’è quella ancora abitata e quella colma di macerie, dove alcuni edifici sono stati abbattuti e dove ci sono anche tante costruzioni vuote e spettrali.
Durante questo braccio di ferro non sono mancati gli scontri con la polizia che non ha avuto la meglio, infatti, ad oggi, ancora vivono queste persone nel paese che, però, ha due facce totalmente differenti, c’è quella ancora abitata e quella colma di macerie, dove alcuni edifici sono stati abbattuti e dove ci sono anche tante costruzioni vuote e spettrali.
Sicuramente questo tempo che sembrava breve e invece si è dilatato
sino ad oggi ha consentito la realizzazione dei suddetti murales.
Questa è una splendida carrellata di fotografie dei murales presenti a Doel scattate da Ilinca Neagu tratte dal suo sito internet personale http://www.ilincaneagu.com/ :
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Articolo: Fabio Di Bitonto
Foto: Ilinca Neagu
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