Coindo - L'enclave francoprovenzale
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Provincia: Torino
Tipologia: Borgo rurale
Stato attuale: Ruderi
Periodo edificazione: Sconosciuto
Periodo abbandono: Tra il 1945 e il 1964
Motivo abbandono: Spopolamento
Accesso: Su sentiero
Modalità di visita: Con restrizioni
Tipologia: Borgo rurale
Stato attuale: Ruderi
Periodo edificazione: Sconosciuto
Periodo abbandono: Tra il 1945 e il 1964
Motivo abbandono: Spopolamento
Accesso: Su sentiero
Modalità di visita: Con restrizioni
Coindo (Ou Couindou in francoprovenzale, ël Coindo in piemontese) è una borgata montana del comune di Condove divisa in due agglomerati di case denominati l’uno Superiore e l’altro Inferiore.
Il Coindo Superiore è situato a circa 800 m s.l.m., sino al 1936 le due borgate han fatto parte del Comune di Mocchie poi aggregato con il Comune di Frassinere a Condove. La parrocchia di appartenenza è Laietto. Le frazioni sono collocate sul versante esposto a sud della Valle di Susa e poste in destra idrografica del torrente Sessi. Il terreno, su cui si alternano principalmente faggeti, castagneti e pascoli, è caratterizzato da una decisa pendenza verso il fondo valle ed il torrente Sessi.
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Non vi sono documentazioni dettagliate circa la fondazione o le
origini della borgata, ma le ricerche genealogiche effettuate indicano
come fosse già abitata dalle famiglie Cordola e Cinato nel XVII secolo.
Nel 1885 la borgata superiore era abitata da circa 50 persone. Le
borgate sono state completamente abbandonate dai loro abitanti negli
anni successivi alla seconda guerra mondiale: la borgata inferiore dal
1945 e la superiore dal 1964. Le case del borgo inferiore sono
completamente in rovina e parzialmente lo sono anche al borgo superiore.
L’accesso è difficoltoso causa la mancanza di una strada carrozzabile
di collegamento con il capoluogo Condove a valle o con le altre frazioni
limitrofe Laietto e Sigliodo. L’unica via di accesso rimane la
mulattiera che si diparte da quella che congiunge Sigliodo al Laietto in
corrispondenza di un pilone votivo dedicato alla Madonna della
Consolata.
L’economia del Coindo era agro-pastorale, produceva
latticini, castagne, patate, prodotti che si portavano al mercato
settimanale del mercoledì a Condove trasportandoli a spalle nella gerla
oppure, per chi ne disponeva, a dorso d’asino o di mulo.
Quando il
Coindo era popolato i suoi abitanti, in massima parte, parlavano la
lingua francoprovenzale, comune all’intera zona e più in generale alla
Bassa Valle di Susa e valli adiacenti. Accanto alla lingua madre (che i
locali chiamano
patois – anche patuà – o semplicemente moda ‘d nos) venivano parlati l’italiano ed il piemontese.
Per Maggiori informazioni ed altre immagini: www.cordola.it
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Articolo: Gianni Cordola
Foto: Gianni Cordola
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